Lo spettacolo, tratto da un diario inedito di un ex internato in un campo di concentramento tedesco è stato un altro spiraglio di luce penetrato negli anni bui della violenza nazista calati nell’Europa intera ed ha messo in evidenza gli orrosi della guerra, e le sofferenze e le angherie subite dai soldati Italiani che dopo l’8 settembre si rifiutarono di aderire alla repubblica di Salò e di collaborare con i nazifascisti.
Il ringraziamento è esteso anche ai familiari del signor Lavalle che hanno messo a disposizione il diario del loro congiunto, consentendone la divulgazione, un gesto tanto più gradito dall’ANPI, che da sempre si adopera a far conoscere, soprattutto alle giovani generazioni, le vicende e i protagonisti degli anni della Resistenza e della guerra di Liberazione.
Sezione ANPI di Jesi
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