Vergogna!
E’ la prima parola che viene alle labbra alla
notizia che arriva da Pomigliano.
La
risposta di Sergio Marchionne alla sentenza della Corte d’Appello di Roma, che
lo condannava per attività antisindacale e gli imponeva l’assunzione dei primi
19 operai Fiom discriminati – l’avvio della procedura di mobilità di altri 19,
già assunti tra gli operai “fedeli” – è quanto di peggio si possa immaginare.
Sa di vendetta. Anzi, di rappresaglia.
L’untuoso comunicato con cui Fip – Fabbrica
Italia Pomigliano – annuncia che “non può esimersi dall’eseguire quanto
disposto dall’ordinanza e, non essendoci spazi per l’inserimento di ulteriori
lavoratori, è costretta a predisporre nel rispetto dei tempi tecnici gli
strumenti necessari per provvedere alla riduzione di altrettanti lavoratori
operanti in azienda”, ricorda i manifesti affissi ai muri da un
esercito invasore.
Come
quelli che nel 1943 tentavano di aizzare la popolazione civile contro i
partigiani.
Di “lotta tra i poveri”
assunta scientificamente a gestione delle relazioni sindacali, si tratta
Se
c'era bisogno di un argomento, di una motivazione, per ragionare sul tipo di
democrazia che hanno in testa i padroni nel nostro Paese, adesso dovrebbero
averlo capito anche i sassi!
Il
Comitato cittadino 8 x 18, che già da qualche tempo stà raccogliendo le firme
per abrogare le leggi vergogna del governo Berlusconi prima e del Governo Monti poi, invita
tutti/tutte alla riunione settimanale che terrà :
Martedi 6 Novembre alle ore 21.00
presso la sede di LIBERA
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