“Letture per lottare”: la rassegna si
chiude con un incontro con Giorgio Sacchetti sul sindacalismo libertario
Giovedì 21 novembre, alle ore 18.00, presso il Palazzo dei Convegni di
Jesi, si terrà il quarto ed ultimo appuntamento della rassegna “Letture per lottare”,
organizzata da Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri”, SpaziOstello Onlus, ANPI,
ARCI, Libera contro le mafie e Associazione Italia-Cuba di Senigallia.
La presentazione del libro di Giorgio Sacchetti, Lavoro, democrazia, autogestione. Correnti libertarie nel sindacalismo
italiano (1944-1969), sarà l’occasione – prendendo spunto da una pagina di storia
del sindacalismo italiano – per affrontare i tanti problemi attuali e valutare
le prospettive future. L’autore del volume, storico nell’Università di Padova,
ne discuterà con Giordano Cotichelli, del Centro Studi “Luigi Fabbri” di Jesi.
Il messaggio è ben sintetizzato dall’immagine stessa scelta per
promuovere l’iniziativa. Ritrae l’occupazione dei binari ferroviari della
stazione di Jesi da parte degli operai della SIMA nel lontano 1981, quando
un’intera città con i suoi lavoratori si oppose all’inizio di un processo
devastante di deindustrializzazione del territorio e perdita di diritti
sindacali. La memoria storica e sindacale di quelle lotte e di quella dignità
identitaria di classe può essere tema di discussione collettiva, ed è
sicuramente risorsa sociale per un futuro migliore.
Con il tema del sindacalismo libertario si chiude questo ciclo di
incontri, che ha visto una partecipazione di pubblico sempre molto alta in
tutte le serate proposte e un’accoglienza ben superiore alle aspettative. Segnali
che premiano la scelta “impegnata” delle argomentazioni affrontate: dal ricordo
di don Andrea Gallo e della “sua” gente della comunità al porto di Genova
tracciato dal fotografo Pino Bertelli, alla tragedia delle morti sul lavoro
raccontata dallo scrittore Angelo Ferracuti, alle commistioni tra chiesa e
massoneria svelate dal giornalista Giacomo Galeazzi, sino alla narrazione di
Giorgio Sacchetti su lavoro, democrazia e autogestione.
Evidentemente la scelta dei libri, degli argomenti e degli autori
invitati hanno fatto sì che il progetto – nato come un esperimento – fosse
capace di intercettare interesse, curiosità, desiderio di conoscenza e di
confronto. Il merito può ricercarsi, crediamo, anche nella formula
organizzativa adottata: sei associazioni, diverse per attività, impegni ed
orientamenti ma inserite in uno stesso orizzonte, che si sono messe insieme
lavorando senza formalismi o calcoli, come una sola associazione, e hanno
fatto della loro diversità una risorsa comune.
“Letture per lottare”, più che un semplice titolo, è risultato in
definitiva una specie di manifesto, di impegno, di corde giuste da toccare, del
bisogno di letture che vadano al cuore delle storie.
Gli
organizzatori
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