martedì 21 giugno 2016

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ISCRITTI E SIMPATIZZANTI Venerdi 24 giugno ore 21.00

24 GIUGNO 2016

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI E SIMPATIZZANTI


è convocata (in prima convocazione martedi 21 giugno 2016 ore 8.00) e in seconda convocazione

VENERDI 24 GIUGNO  2016 Alle ore 21.00

presso
 “CASA DELLE DONNE”
Via Colocci 6 Jesi

 

l’assemblea degli iscritti e simpatizzanti della Sezione ANPI di Jesi con il seguente Ordine del Giorno:
·         Relazione sulle attività svolte e in cantiere;
·         Programmazione prossime attività;
·         Illustrazione e approvazione del bilancio consuntivo 2016;

·         Varie ed eventuali

martedì 7 giugno 2016

A mia nonna Leda, per questa memoria che mi ha profondamente toccato di MARCO TORCOLETTI

A mia nonna Leda, per questa memoria che mi ha profondamente toccato
Ci sono grandi storie e dietro a queste, talvolta, alcune più piccole e solo in apparenza meno significative. A volte mi chiedo quali pensieri accompagnarono Emilio nel cammino verso Moie, dove si stava recando per recuperare le spoglie del fratello di sua moglie, Libero Leonardi. Un percorso lento, un passo dietro l'altro, scandito dal cigolio della carriola, destinata a ricondurre a casa il corpo del cognato, malamente sepolto nei pressi del luogo del martirio. Dopo oltre 70 anni la primogenita di Emilio, mia nonna Leda, non ne parla volentieri. A quel tempo era solo una giovane sfollata, cui evitare eccessivi traumi, poiché prossima al parto. Suo padre, informato del triste epilogo successivo alla cattura, non poteva sapere dell'acqua bollente nelle scarpe, delle incisioni sulle vene, dei giorni costretto a starsene accucciato sotto un lavandino, né delle vuote orbite oculari. Qualcosa di più orribile della semplice morte, unica certezza alla base di quella pietosa missione. Che stato d'animo, quali pensieri? Forse fu la silenziosa rassegnazione di chi è uso alle tribolazioni ad accompagnarne il cammino, sino all'individuazione del luogo in cui scavare, con le sole mani sulla nuda terra che si infilava sotto le unghie. Ed ecco la terribile scoperta, il probabile sgomento e la fatica del ritorno, nella crescente afa di un giorno d'estate. L'inedito retroscena di una eroica vicenda, che riemerso dalle nebbie della memoria, ne restituisce un ulteriore drammatico tassello. Il racconto di un viaggio senza speranza, dettato da un affettuoso imperativo e consumato nella fatica e nel silenzio. Lo stesso che oggi si accompagna ad altre peregrinazioni, non meno terribili e ben più lunghe, diverse nelle cause ma ugualmente gravide di tanti pensieri. Talvolta, solo di rado, illuminati dalla speranza.

venerdì 3 giugno 2016

comunicazioni importanti

Buongiorno a tutti,
purtroppo nei prossimi giorni avrò più difficoltà a seguire gli impegni della nostra associazione per motivi familiari. Per questo, visti i numerosi impegni che come sempre ci attendono, vi chiedo un ulteriore sforzo a tutti quanti per portare avanti le nostre attività. Intanto cerco di aggiornarvi rapidamente:

CLELEBRAZIONE MARTIRI XX GIUGNO: Più di due settimane fa ho fatto richiesta al Comune di convocare il Comitato per la Difesa delle Istituzioni Democratiche, ma ad oggi ancora non è giunta risposta. Avevo anche chiesto un appuntamento con il Sindaco ma nemmeno quello ci è stato ancora accordato. Come già sapete quest’anno in occasione delle Celebrazioni per ricordare i martiri del XX Giugno abbiamo invitato il Senatore Antonio Pizzinato. Ho provveduto a prenotare anche il palazzo dei convegni in caso ci sia brutto tempo in modo che non ci salti l’iniziativa.

FESTA CIRCOLO ARCI LA CAPANNA: il 18 e 19 giugno siamo stati invitati ad allestire un nostro banchetto / gazebo in occasione della festa dell’arci a Rosora. Avevamo partecipato anche lo scorso anno. Dobbiamo rimediare se possibile un gazebo e organizzarci con la sezione di Moie per garantire le presenze.

COMITATO PER IL NO: l’11 e 12 giugno saranno le due giornate finali per la raccolta delle firme. E’ necessaria una nostra grande mobilitazione. Come già sapete in sezione potete trovare i manifesti e i volantini che dobbiamo distribuire. Invitate a firmare chi non l’ha già fatto. Nelle settimane scorse si è avuta una straordinaria risposta dai cittadini Jesini e della Vallesina…ma è importante raccogliere fino all’ultima firma utile. Sabato 11 giugno invece ci sarà l’iniziativa al palazzo dei convegni con il prof Roberto Mancini.  Il Comitato per il no di Jesi e della Vallesina si riunirà nuovamente GIOVEDI 9 GIUGNO  alle 21.00 presso la sede dell’arci di Piazza Federico II, ovviamente siete tutti invitati a partecipare.  Vi segnalo anche l’iniziativa con il prof. Volpi che però si terrà a Fabriano martedi 7 giugno.

PASTASCIUTTA ANTIFASCISTA: L’organizzazione della festa stà procedendo in maniera ottima. Grazie alla pro loco di Moie avremo a disposizione le strutture e tutto l’aiuto necessario per le domande all’asur. Noi penseremo alla Siae. Dobbiamo trovare altri sponsor. Per ora abbiamo sicuri la CGIL, la COOP e la Moncaro. Inoltre appena l’istituto Cervi ci manderà i file dovremo procedere rapidamente alla stampa dei manifesti e del materiale informativo.

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA DEGLI ISCRITTI E SIMPATIZZANTI: Il direttivo ha proposto di convocare l’assemblea per venerdi 24 giugno alle ore 21.00 in modo di procedere all’approvazione del bilancio consuntivo del 2015 e di discutere sulle prossime iniziative ed eventi che ci vedranno protagonisti come sempre.

Buon weekend a tutti


Daniele Fancello


giovedì 2 giugno 2016

2 giugno 2016 MONSANO

Monsano 2 giugno 2016

Buongiorno a tutte e tutti,
ringrazio sentitamente il Sindaco Roberto Campelli e in maniera particolare l’Assessore Rosita Pigliapoco, per avermi invitato qui oggi. Ringrazio e saluto tutti i neo diciottenni e le loro famiglie, le associazioni combattentistiche e d’arma, i cittadini tutti.
Il 2 e 3 giugno 1946 si tenne il referendum istituzionale con il quale gli italiani scelsero la repubblica quale forma di Stato.
Io ritengo riduttivo, oggi, che da parte dello Stato, si limiti tale festa alla sola parata militare, Invece  è importantissimo che a questa giornata venga agganciato il tema della Costituzione, proprio come il Comune di Monsano, e tanti altri in Italia hanno scelto di fare, coinvolgendo i giovani neo diciottenni e le loro famiglie.
Quest’anno poi, è impossibile celebrare il 2 giugno senza ricordare che nel 2016 si concentrano ben tre anniversari: la Repubblica, il voto alle donne e la nascita
della Costituente. Tre anniversari che imprimono un carattere particolarmente
significativo ad una Festa che, per noi dell’ANPI , ha sempre avuto un’importanza del tutto particolare.
Dopo l’8 settembre 1943 che segnò la fine della dittatura fascista, il 2 giugno per il popolo Italiano fu il giorno della scelta decisiva, influenzata solo in parte dal comportamento dei Savoia: la scelta se restare ancorati ai modelli del periodo prefascista, oppure avviare con determinazione il cammino, magari non facile, verso una democrazia, in cui i cittadini assumessero finalmente il ruolo – chiave, attraverso la partecipazione.

Per i Partigiani che avevano partecipato alla Resistenza, una simile scelta non aveva alternative, perché in realtà ciò che volevano, tutti, era la fine della dittatura e la nascita di un sistema democratico, che andasse oltre, anche rispetto all’esperienza del periodo liberale.
La Repubblica fu, dunque, per molti, la speranza di un futuro
diverso, nel quale non ci fosse più posto per qualsiasi forma di autoritarismo e
tanto meno di “sudditanza” dovendo il popolo diventare, finalmente, il vero
protagonista della scena politica.
Non a caso, del resto, nel 1946, si decise, finalmente, di riconoscere alle donne
il diritto di votare e di essere elette; ed anche questo era frutto di
un’aspirazione certo lontana nel tempo (i movimenti femministi risalgono alla
fine dell’800 ed alla parte iniziale del ‘900), ma consolidata con l’irruzione delle
donne sulla scena politica, negli anni della seconda guerra mondiale e
soprattutto tra il 1943 e il 1945, con l’assunzione di nuove e grandi  responsabilità e compiti, come staffette, come partigiane, come protagoniste della Resistenzanon armata, infine come componenti dei “gruppi di difesa della donna”.
E’ nel 1946 che si concretizza quello che per molto tempo era stato il sogno
impossibile e che ora, dopo la Resistenza, appariva come imprescindibile, al di
là di ogni pregiudizio e di ogni timore. E non è un caso, che sempre nel 1946, e
proprio a seguito del voto del 2 giugno, fu eletta l’Assemblea Costituente, si
diede vita – cioè – al percorso che doveva creare le condizioni di vita e di
rapporti politici e sociali (anch’essi sognati nella Resistenza e finalmente avviati
alla realizzazione ) creando la struttura di quella che diventerà poi la nostra
Costituzione, destinata a durare nel tempo.
La Costituzione è la carta fondamentale che determina la struttura portante del nostro Stato, è la base della vita politico-sociale del nostro Paese e il fondamento stesso della convivenza civile.
Quella Italiana è entrata in vigore il 1 gennaio 1948, a tre anni dalla Liberazione del paese e dalla fine della Seconda Guerra mondiale, è una delle più avanzate  del mondo, soprattutto perché costruita in modo da non limitarsi ad elencare i diritti fondamentali, ma dare indicazioni perentorie per la loro effettività e per la loro concreta attuazione. E’ inoltre una Costituzione democratica proprio perché si reagiva ad un ventennio di dittatura e di sacrifici e si intendevano creare le condizioni perché la democrazia riconquistata non potesse più essere messa in pericolo.
Illustrare  la Costituzione articolo per articolo richiederebbe tantissime ore e una conoscenza che io ovviamente non ho! Però vi chiedo ancora un istante di poterci soffermare sui valori fondamentali della nostra Costituzione che sono: la persona, il lavoro, la dignità, la libertà e l’uguaglianza, la democrazia, l’etica, la legalità e aggiungo come diritti-doveri la solidarietà e la partecipazione, ovvero il civismo  cioè il senso della cittadinanza di appartenere a una comunità.
Per concludere è inevitabile confrontare i valori portanti della nostra carta costituzionale con quelli sciaguratamente in voga oggi nel nostro Paese, dove imperversa la corruzione ad ogni livello, dove si scatenano i più biechi razzismi, dove la solidarietà sembra dimenticata, mentre assai spesso è messa in gioco perfino la dignità della persona.
Questo quadro allarmante deve indurci a far emergere più che mai i veri valori, quelli che possono aiutare davvero il paese a migliorarsi e crescere. Per questo bisogna conoscere la Costituzione, estrarre consapevolmente i valori che essa emana e farli vivere nelle istituzioni, nella politica, nella società ed anche nei comportamenti quotidiani, convincendosi che anche nei momnenti difficili sta nella Costituzione e nei suoi valori, l’unica e vera prospettiva di rinnovamento e di riscatto.
Ma soprattutto bisogna amarla questa Costituzione: è la base e il fondamento della nostra convivenza civile ed è un documento per ottenere il quale tante donne e tanti uomini hanno sacrificato i propri interessi, la propria famiglia, la propria vita.

Per tutto questo, oggi il 2 giugno non può essere festeggiato solo come
l’anniversario di una scelta, pur decisiva, ma deve essere considerato nel
contesto di tutti gli anniversari che si celebrano nel 2016, perché fra di essi vi è
un legame strettissimo e indissolubile (Repubblica, voto alle donne,
Costituente), riconducibile ad un’unica matrice, la Resistenza ed alla volontà di
riscatto del popolo italiano.
Forse, nella mente dei vincitori del voto del 2 giugno, vi fu solo in parte questa
consapevolezza complessiva; forse si coltivavano perfino speranze eccessive, al
limite delle illusioni. Ma intanto il dado era tratto, con la forma di Stato, col
riconoscimento del diritto universale di voto, con le basi gettate - con la
Costituente - per una Costituzione radicalmente innovativa, che fosse di rottura
netta col passato, ma anche di premessa ed impegno per un futuro
socialmente, politicamente e democraticamente diverso.
Tutto questo significa, dunque, oggi, il 2 giugno; e come tale lo festeggeremo,
anche se attraversiamo una fase non facile ed anche se è in atto uno scontro
proprio sulla Costituzione. Ma siamo intenti a “celebrare” la ricorrenza, non
tanto sulla base del ricordo storico, quanto e soprattutto sulla base della
conoscenza e della riflessione: per capire meglio chi siamo e da dove veniamo e
per guardare ad un futuro che potrà essere ancora incerto, ma non potrà mai
prescindere dalle scelte di settant’anni fa e di ciò che hanno rappresentato e
rappresentano tuttora nella vita e nei sentimenti del nostro Paese.


Daniele Fancello