venerdì 30 novembre 2012

Brunori a processo


Care e Cari tutti,
vi invio in allegato l'editoriale pubblicato ieri sul Resto del Carlino, dedicato all'assoluzione di Bruno Brunori per quanto riguarda la querela che Monica Taglianini gli aveva fatto dopo che Brunori aveva diffamato Luciano Taglianini attraverso il periodico "il Cittadino" e dei manifesti affissi in vicolo Saffi.
Io ritengo che sia utile una nostra riflessione su questa vicenda per valutare cosa fare. Proporrò la questione al prossimo direttivo che faremo. 

Vi ricordo che fino al 2 dicembre è visitabile la mostra al palazzo dei convegni....per chi non l'avesse ancora vista merita di dedicargli un pò di tempo.

Daniele Fancello 

Ieri l’Onu ha riconosciuto alla Palestina il rango di “Stato Osservatore”


Ieri l’Onu ha riconosciuto alla Palestina il rango di “Stato Osservatore”
Bene! Brava!! Bis!!!
Flavio Lotti: Brava Italia! Ma ora riapriamo i negoziati e chiudiamo definitivamente questo conflitto.

Bene: l’Assemblea Generale dell’Onu che riconosce alla Palestina il rango di “Stato Osservatore”! Un fatto storico. Brava: l’Italia che vota SI!! Un altro fatto storico. Bis: e ora chiudiamo per davvero questo conflitto!!!

Bene! Finalmente il mondo compie un gesto di pace in Medio Oriente, mette fine a decenni di ipocrisie, ambiguità e complicità, lancia un salvagente all’Autorità Nazionale Palestinese e torna ad investire sulla soluzione politica del conflitto più lungo del nostro tempo.

Brava l’Italia!! Anzi, il bravo va al Presidente del Consiglio e a tutti coloro che hanno contribuito a mettere in un angolo la linea irresponsabile del ministro Giulio Terzi e dei finti amici di Israele. Votando SI il governo ha evitato all’Italia un pericoloso errore politico-diplomatico; ha ridato all’Italia un pizzico di quella dignità politica che abbiamo perso da tempo; ha ri-unito l’Italia alla comunità del Mediterraneo e alla gran parte dell’Europa; ha iscritto il nostro paese nell’albo storico dei paesi amanti della pace.

Bis!!! Questa decisione non può e non deve restare isolata. Sarebbe non solo sbagliato ma anche pericoloso. Questa decisione non migliora le condizioni di vita dei palestinesi. Dobbiamo evitare che le preannunciate ritorsioni di Israele le peggiorino ulteriormente. L’Italia e l’Europa devono agire immediatamente per riaprire i negoziati di pace e puntare a chiudere definitivamente il conflitto tra questi due popoli. A entrambi deve essere riconosciuto il diritto di vivere in pace su quella terra con gli stessi diritti, la stessa dignità e la stessa sicurezza. La formula è “due stati per due popoli”. E deve essere realizzata ora. Anche a costo di un’inedita e creativa “imposizione” internazionale. E’ l’ultima possibilità. E noi non possiamo permetterci di sprecarla. L’Italia, che vanta ottime relazioni sia con Israele che con i palestinesi, può fare molto. Ma deve continuare a fare quello che ha fatto ieri: assumere un ruolo attivo, propositivo e progettuale. Diamo all’Italia una politica di pace!

Chi ha vinto? Il buon senso. Chi ha perso? I signori della guerra infinita.


Flavio Lotti
Coordinatore nazionale della Tavola della pace

Perugia, 30 novembre 2012

sabato 24 novembre 2012

Presentazione del libro Una donna sul Monte di Ruggero Giacomini


Care e cari tutti,
vi invio in allegato l'invito alla presentazione del libro "Una donna sul Monte" di Ruggero Giacomini che si terrà MERCOLEDI 28 NOVEMBRE 2012 alle ore 17.30 al palazzo dei Convegni. Vi ricordo che la mostra "le Marche i marchigiani le guerre il fascismo la resistenza la Repubblica" sarà visitabile fino al 2 dicembre. 

L'Anpi: "Basta violenza contro le donne"


L'Anpi: "Basta violenza contro le donne"

“La Giornata Internazionale del 25 novembre, indetta dall’ONU contro la violenza alle donne, obbliga ogni organizzazione, istituzione e ciascuno di noi ad interrogarsi ed a prendere coscienza sulla realtà drammatica e crescente della violenza sessuale e fisica contro le donne, diffusa e in crescita anche nel nostro Paese, come confermano gli studi e le ricerche e testimoniano anche i sempre più frequenti efferati delitti ai danni di donne inermi".
Questo l'inizio di un documento diffuso dalla Segreteria nazionale Anpi.
"Una realtà - si aggiunge - che evidenzia il permanere di una cultura di possesso, dominio e sopraffazione nei confronti delle donne ancora fortemente presente, vissuta da molti uomini anche come reazione e ribellione alla mutata soggettività delle donne e alla loro aspirazione a rapporti umani basati sul rispetto, la parità di diritti e doveri, la dignità di ogni persona. E’ una realtà che gli studi rivelano esistere in prevalenza all’interno della famiglia e dei rapporti di coppia, ma che si manifesta anche nel fenomeno diffuso della tratta delle schiave
del sesso provenienti dai Paesi del Sud del mondo o nella violenza sottile e insidiosa dell’immagine femminile diffusa dai media e nella pubblicità, che spesso riducono la donna a puro corpo da usare".
L’ANPI ha posto a fondamento del suo impegno i valori universali dell’antifascismo, della libertà e della democrazia, che si concretizzano innanzitutto nel rispetto della persona umana e nel riconoscimento della sua dignità e dei suoi diritti. Antifascismo - si sottolinea - significa per noi dunque rifiuto di ogni cultura e pratica basata sulla prevaricazione, sopraffazione, umiliazione della dignità di ogni essere umano, della sua integrità fisica e morale, ed in particolare sul rifiuto del “machismo” che è stato tipico del fascismo.
"Anche contro quello che è stato e resta un aspetto tipico della cultura e della pratica del fascismo si sono battute le partigiane e le donne nella Resistenza civile e si battono oggi le donne e gli uomini dell’ANPI, con l’obiettivo e l’impegno a creare nei rapporti tra uomini e
donne comportamenti basati sul rispetto, sull’ascolto ed il riconoscimento reciproco. E’ questo un contenuto costitutivo e qualificante della società libera, democratica e giusta per la quale si sono battuti gli uomini e le donne della Resistenza e che trova il suo coronamento
nella Costituzione repubblicana.
"Per questo - conclude la Segreteria nazionale dell'Anpi -  particolarmente in questa giornata, l’ANPI rinnova il proprio impegno a
promuovere questi valori, è a fianco delle associazioni, delle istituzioni, dei centri antiviolenza che quotidianamente sono in prima fila in questa battaglia ed auspica un sempre più forte e fattivo impegno delle istituzioni, della scuola, e dei singoli cittadini".

lunedì 19 novembre 2012

LE MARCHE E I MARCHIGIANI DALLA I GUERRA MONDIALE ALLA NASCITA DELLA REPUBBLICA


LE MARCHE E I MARCHIGIANI DALLA I GUERRA MONDIALE ALLA NASCITA DELLA REPUBBLICA
 MOSTRA DOCUMENTARIA

Jesi, 19/11/2012
 
  L'Istituto Gramsci Marche e l'Anpi di Jesi espongono, con la partecipazione dell'Amministrazione Comunale di Jesi,  la mostra "1915 – 1946 le Marche, i marchigiani, le guerre, il fascismo, la resistenza, la Repubblica" promossa dall'Istituto Gramsci Marche con la collaborazione dell'Istituto di Storia Marche e con il patrocinio anche della Regione Marche.
  L'esposizione, che sarà inaugurata giovedì 22 Novembre alle 18,00 presso il Palazzo dei Convegni di Jesi, è composta di 170 pannelli contenenti testi, riproduzione di documenti e fotografie attraverso i quali sarà riscoperta la storia della nostra regione dalla I Guerra Mondiale alla nascita della Repubblica.
La mostra è stata ideata e predisposta nel quadro delle iniziative per il 150° dell'Unità d'Italia e costituisce la seconda parte di un percorso di approfondimento storico iniziato con l'esposizione dedicata al periodo risorgimentale tenutasi nel novembre 2011. Della mostra fanno parte pannelli dedicati a personaltà e avvenimenti del territorio di Jesi.
  Essa vuol essere uno stimolo a riflettere sulla storia del ostro paese: riflessione utile per la maturazione della coscienza civile dei giovani e non solo. I curatori non vogliono sostituirsi agli insegnantei di storia, semmai intendono offrie loro un sostegno con l'esposizione di documenti di archivio spesso difficilmente reperibili sui testi.
  L'esposizione sarà aperta dal 22 novembre al 2 dicembre tutti i giorni dalle 17,00 alle 20,00. Nei festivi resterà aperta dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 17,00 alle 20,00.
Visite guidate per le scuole su prenotazione al numero 0731 – 538205 / 341.
Ingresso libero

Fermiamo la guerra a Gaza


Fermiamo la guerra a Gaza

L’Italia e l’Europa hanno il dovere di fermare la guerra a Gaza. Lo possono e lo debbono fare agendo con intelligenza e determinazione nell’interesse superiore dei diritti umani, della sicurezza internazionale, della giustizia e della pace. L’Italia, che vanta ottime relazioni sia con Israele che con i palestinesi, può fare molto. Ma deve cambiare: smettere di essere di parte, assumere un ruolo attivo, propositivo e progettuale. Nel Mediterraneo, in Europa e all’Onu. L’Italia deve essere consapevole dei suoi limiti ma anche delle sue risorse, della sua prossimità e delle sue responsabilità. Cominciamo subito: mobilitiamoci per fermare le armi, chiediamo al Consiglio, alla Commissione e al Parlamento Europeo di agire immediatamente, riconosciamo alla Palestina lo status di osservatore all’Onu, smettiamo di vendere armi a Israele e in Medio Oriente e chiediamo all’Europa di fare altrettanto. L’inazione degli altri non può più giustificare la nostra.

Ma fermare la guerra non basta. E’ arrivato il momento di andare alla radice del problema, mettere fine all’occupazione militare e risolvere il conflitto tra questi due popoli. Non ci possiamo più permettere che continui così. E’ troppo destabilizzante. Il conflitto è sulla terra. A entrambi i popoli deve essere riconosciuto il diritto di vivere in pace su quella terra con gli stessi diritti, la stessa dignità e la stessa sicurezza. La formula è “due stati per due popoli”. E deve essere realizzata ora. Anche a costo di un’inedita e creativa “imposizione” internazionale. E’ l’ultima possibilità. Non ci conviene più aspettare.

Perugia, 19 novembre 2012

Prime adesioni: Tavola della pace, Acli, Cgil, Libera, Agesci, Arci, Articolo 21, Legambiente, Cipsi, Pax Christi, Focsiv, Lettera 22, Premio Ilaria Alpi, Unione degli Universitari, Unione degli Studenti, Rete della conoscenza, Link Coordinamento Universitario, Rete degli Studenti Medi, Associazione per la Pace, Beati Costruttori di Pace, Centro per la Pace Forlì-Cesena, Emmaus Italia, Lega per i diritti e la Liberazione dei Popoli, Cnca, Rivista Solidarietà internazionale, Terra del Fuoco, Movimento Federalista Europeo, Movimento Europeo…

Seguici su twitter: #gazanowar

Invia la tua adesione alla:

Tavola della Pace
via della viola 1 (06122) Perugia - Tel. 335.6590356 - 075/5736890 - fax 075/5739337 email segreteria@perlapace.it - www.perlapace.it

venerdì 16 novembre 2012

L'Italia sostiene i bombardamenti di Israele


L'Italia sostiene i bombardamenti di Israele
Flavio Lotti: Io non ci sto! Voglio vivere in un paese che lavora per la pace e non per la guerra!


Dalla parte di Israele. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha deciso di schierare l'Italia a fianco dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza.

Ieri il ministro ha descritto la situazione con le stesse parole dei portavoce delle forze armate israeliane: "Sulla regione meridionale di Israele sono stati lanciati negli ultimi giorni 120 missili qassam con seri rischi per la popolazione". In questo contesto di "forte tensione", ha continuato il ministro, "Israele ha reagito eliminando il comandante di Hamas Jaabari". "Eliminando"? Si ha usato proprio la parola "eliminando" senza alcun cenno di disapprovazione.

Nessuna parola di condanna della violenza, nessuna parola di compassione per le centinaia di morti e feriti innocenti causati da questa nuova escalation.

Il Ministro Terzi si limita a dire che "è un momento molto preoccupante" e che "è necessaria e urgente un'azione che riduca le tensioni, dia sicurezza a Israele e restituisca un minimo di tranquillità alla Striscia di Gaza". Avete letto bene. La priorità per l'Italia è ridare sicurezza a Israele e restituire un minimo di tranquillità alla Striscia di Gaza. Un minino, mi raccomando, che di tranquillità i palestinesi di Gaza non ne abbiano troppa.

Nessun cenno alla necessità di fermare subito l'escalation. Nessun appello alle parti. L'Italia, lascia intendere il ministro, non vuole interferire con la strategia del governo israeliano.

Sono indignato! E sento il dovere di dirlo ad alta voce. Questo atteggiamento è profondamente contrario al buon senso, al diritto e alla legalità internazionale, ai valori e ai principi iscritti nella nostra Costituzione come agli interessi del nostro paese. E va cambiato. Chi non è d'accordo con il ministro degli Esteri Giulio Terzi parli forte e chiaro: L'Italia e l'Europa devono adoperarsi subito per spegnere l'incendio, non alimentarlo. La pace in Medio Oriente non ha bisogno di Terzi ma di un "Terzo" che costringa le parti a fermare l'escalation della violenza e a imboccare per davvero la via della pace, della giustizia e della riconciliazione. Diamo all'Italia una politica di pace!


Flavio Lotti
Coordinatore nazionale della Tavola della pace

giovedì 15 novembre 2012

GIORNATA NAZIONALE DEL TESSERAMENTO


Sono oltre 100 e in continua crescita le piazze dove l’ANPI incontrerà domenica 18 novembre le cittadine e i cittadini per una grande giornata di rilancio dell’antifascismo in tutto il Paese e per dire un no secco e duro al neofascismo che da mesi ormai tenta di fare “il colpo” in varie realtà d’Italia con iniziative di becero e volgare revisionismo. L’Associazione - oltre a lanciare il tesseramento per l’anno 2013 e a realizzare abbonamenti per la nuova serie della sua rivista ufficiale Patria Indipendente - illustrerà nei suoi gazebo il lavoro messo in campo da luglio, quando è stata avviata, il giorno 25, con l’Istituto Alcide Cervi, una grande campagna di rilancio appunto dell’antifascismo attraverso la presentazione di un documento congiunto, e coglierà l’occasione per far firmare la petizione con cui si chiede al Presidente del Senato di ottenere finalmente verità e giustizia sulle stragi nazifasciste in Italia.
A Jesi la sezione ANPI sarà presente con un proprio banchetto domenica 18 novembre in corso Matteotti, davanti al Palazzo dei  Convegni, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16,30 alle 20,00 per incontrare la cittadinanza e per la consegna delle nuove tessere 2013.
In  caso di cattivo tempo la manifestazione si svolgerà nella nostra sede di via Colocci 6, con lo stesso orario.


Jesi 15/11/2012


martedì 13 novembre 2012

Riunione organizzativa 14/11/2012

MERCOLEDI 14 NOVEMBRE 2012 ORE 21.30 PRESSO LA NOSTRA SEDE RIUNIONE PER ORGANIZZARE LA GIORNATA NAZIONALE DEL TESSERAMENTO E LA MOSTRA CON L'ISTITUTO GRAMSCI. Siete tutti benvenuti!

lunedì 12 novembre 2012

Comunicato Stampa sull'intitolazione di una via a Maiolatesi Luciano



COMUNICATO STAMPA

Giovedi 8 novembre 2012 il Consiglio Comunale di Jesi ha approvato a maggioranza una mozione del Presidente del Consiglio Comunale Daniele Massaccesi inerente l’intitolazione di una via a Maiolatesi Luciano.

Maiolatesi, come altre migliaia di suoi coetanei, fu costretto da una dittatura scellerata ad andare in guerra, per questo è una vittima della cultura e della sciagurata pratica del militarismo fatta propria dal fascismo, che ha causato tanti lutti al Paese e al mondo.

La Costituzione italiana vieta che, esplicitamente o implicitamente, si avalli oggi l’idea che la guerra voluta dal fascismo sia rivalutata o, peggio, ricordata positivamente. Perché si è trattato di una guerra combattuta per estendere in tutta Europa la barbarie dei lager e dell’odio razziale, per costruire una società basata sulla violenza, sul sopruso e sulla negazione dei più elementari diritti umani.

Siamo consapevoli che la volontà del Consiglio Comunale, come avvenuto nella votazione all’unanimità dell’ OdG presentato dalla Giunta sull’adesione alla campagna nazionale per la riduzione delle spese militari, è volta  ad  “ampliare  la dimensione umana del concetto di pace e sicurezza includendovi il benessere economico, stabilità politica, democrazia, sviluppo, pace sociale, diritti umani e bisogni primari quali educazione, salute, alimentazione, alloggio” e proprio per questo  proponiamo che nella scritta della via o nella targa dedicata a Maiolatesi , dopo il nome venga aggiunto “A ricordo del caporale Luciano Maiolatesi, ferito nella battaglia di El Alamein nel 1942, partecipante suo malgrado, come migliaia di giovani italiani, ad una guerra sciagurata e disastrosa voluta dalla dittatura fascista”.

Jesi 12/11/2012

domenica 11 novembre 2012

bozza comunicato stampa e convocazione direttivo


Care e Cari tutti,
in allegato vi invio la bozza del comunicato stampa a riguardo dell'intitolazione della via a Maiolatesi. E' una bozza quindi potete proporre tutte le aggiunte o modifiche. Ho preso spunto da tutti i vostri contributi che avete inviato.
Colgo l'occasione anche per convocare la riunione del direttivo per MERCOLEDI 14 NOVEMBRE alle ore 21.30 presso la nostra sede per organizzare la giornata del tesseramento, la mostra con l'Istituto Gramsci e suddividerci le lettere da consegnare.
Buona domenica

Daniele Fancello

BOZZA COMUNICATO STAMPA

Giovedi 8 novembre 2012 il Consiglio Comunale di Jesi ha approvato a maggioranza una mozione del Presidente del Consiglio Comunale Daniele Massaccesi inerente l’intitolazione di una via a Maiolatesi Luciano.

Maiolatesi, come altre migliaia di suoi coetanei, fu costretto da una dittatura scellerata ad andare in guerra, per questo è una vittima della cultura e della sciagurata pratica del militarismo fatta propria dal fascismo, che ha causato tanti lutti al Paese e al mondo.

La Costituzione italiana vieta che, esplicitamente o implicitamente, si avalli oggi l’idea che la guerra voluta dal fascismo sia rivalutata o, peggio, ricordata positivamente. Perché si è trattato di una guerra combattuta per estendere in tutta Europa la barbarie dei lager e dell’odio razziale, per costruire una società basata sulla violenza, sul sopruso e sulla negazione dei più elementari diritti umani.

Siamo consapevoli che la volontà del Consiglio Comunale, come avvenuto nella votazione all’unanimità dell’ OdG presentato dalla Giunta sull’adesione alla campagna nazionale per la riduzione delle spese militari, è volta  ad  “ampliare  la dimensione umana del concetto di pace e sicurezza includendovi il benessere economico, stabilità politica, democrazia, sviluppo, pace sociale, diritti umani e bisogni primari quali educazione, salute, alimentazione, alloggio” e proprio per questo  proponiamo che nella scritta della via o nella targa dedicata a Maiolatesi , dopo il nome venga aggiunto “A ricordo del caporale Luciano Maiolatesi, ferito nella battaglia di El Alamein nel 1942, partecipante suo malgrado, come migliaia di giovani italiani, ad una guerra sciagurata e disastrosa voluta dalla dittatura fascista”.

Jesi 12/11/2012

venerdì 9 novembre 2012

Intitolazione via al paracadutista della Folgore Luciano Maiolatesi

Care e Cari tutti,
nell'ultima seduta del Consiglio Comunale che si è svolto giovedi 8 novembre 2012 il consigliere Daniele Massaccesi ha presentato la seguente mozione:
 7) MOZIONE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MASSACCESI DANIELE DEL GRUPPO JESIAMO PER INTITOLAZIONE DI UNA VIA CITTADINA AL CAPORALE DEL 187° PARACADUTISTI FOLGORE LUCIANO MAIOLATESI.
Massaccesi aveva già fatto una simile richiesta nel 2008 attraverso un'interrogazione ma senza che vi fosse alcun esito. qui sotto trovate alcuni link per approfondire la questione, 

Vi chiedo di fare le vostre valutazioni e decidere insieme se scrivere un comunicato stampa con la posizione della nostra associazione 

Daniele Fancello

sabato 3 novembre 2012

l'otto per il diciotto!


                                                                      Vergogna!

 E’ la prima parola che viene alle labbra alla notizia che arriva da Pomigliano.
La risposta di Sergio Marchionne alla sentenza della Corte d’Appello di Roma, che lo condannava per attività antisindacale e gli imponeva l’assunzione dei primi 19 operai Fiom discriminati – l’avvio della procedura di mobilità di altri 19, già assunti tra gli operai “fedeli” – è quanto di peggio si possa immaginare.
Sa di vendetta. Anzi, di rappresaglia.

 L’untuoso comunicato con cui Fip – Fabbrica Italia Pomigliano – annuncia che “non può esimersi dall’eseguire quanto disposto dall’ordinanza e, non essendoci spazi per l’inserimento di ulteriori lavoratori, è costretta a predisporre nel rispetto dei tempi tecnici gli strumenti necessari per provvedere alla riduzione di altrettanti lavoratori operanti in azienda”, ricorda i manifesti affissi ai muri da un esercito invasore.

Come quelli che nel 1943 tentavano di aizzare la popolazione civile contro i partigiani.

Di “lotta tra i poveri” assunta scientificamente a gestione delle relazioni sindacali, si tratta

Se c'era bisogno di un argomento, di una motivazione, per ragionare sul tipo di democrazia che hanno in testa i padroni nel nostro Paese, adesso dovrebbero averlo capito anche i sassi!

Il Comitato cittadino 8 x 18, che già da qualche tempo stà raccogliendo le firme per abrogare le leggi vergogna del governo Berlusconi  prima e del Governo Monti poi, invita tutti/tutte alla riunione settimanale che terrà :
                                                
       
Martedi 6 Novembre alle ore 21.00 
presso la sede di LIBERA

Convocazione Consulta della pace

Care e cari tutti,
mi scuso per le frequenti E-mail che invio, ma gli aggiornamenti da fare sono sempre tanti. Vi comunico che dopo le numerose sollecitazioni finalmente il Comune ha convocato una riunione della Consulta della Pace. Questa sarà giovedi 8 novembre alle ore 18.00 in Comune. Siete tutti i benvenuti. In ogni caso per quanto riguarda le proposte per il 6 Gennaio oltre alla nostra di Laura Boldrini, credo sia opportuno sostenere anche quella di Don Gallo che verrà proposto da Libera.

Prima di salutarvi vi ricordo che martedi 6 novembre alle ore 21.00 presso la sede di Libera in via Pergolesi 8 ci sarà un'assemblea del Comitato L'otto per il 18 al quale abbiamo aderito.

Buon weekend

Daniele


OGGETTO: CONVOCAZIONE RIUNIONE CONSULTA PER LA  PACE




                                                                       Jesi, 02/11/2012



                                                                      Ai componenti della Consulta per la Pace


                                                                      Ai capigruppo consiliari



                      Sono a convocare con la presente  la riunione della Consulta per la Pace, ai sensi di quanto previsto dall’art. 8, comma 2) del regolamento vigente,  in prima convocazione, per mercoledì 7  novembre, alle ore 9, e, in seconda convocazione, giovedì 8 novembre, alle ore 18,00 , presso la Residenza Municipale, con il seguente ordine del giorno;

1)      Esame situazione attuale e proposte per l’attività futura della Consulta per la Pace;
2)      Nomina direttivo;
3)      Proposte per la giornata del 6 gennaio 2013;
4)      Varie ed eventuali.
  
                    In attesa di incontrarci, porgo cordiali saluti.

                                                 
                                                                                L’Assessore alla Cultura     
                                                                                     Dott. Luca Butini






giovedì 1 novembre 2012


Care e cari tutti,
è giunto alla nostra sezione l'invito a partecipare alle cerimonie per il 4 novembre. Come potete leggere dall'invito che vi ho messo in allegato, l'impostazione della giornata è decisamente cambiata rispetto alle scorse celebrazioni, secondo me, con un'evidente lettura di destra rispetto agli anni passati. Anche per questa celebrazione il Comitato per la difesa delle Istituzioni non è stato convocato e l'Amministrazione Comunale ha organizzato la giornata in maniera del tutto autonoma. 
Se l'impostazione delle prossime iniziative del Comune di Jesi continuerà su questa "strada", sarà necessaria una nostra riflessione per organizzarci diversamente e autonomamente.

Vi mando in allegato anche la richiesta che SEL ci ha fatto per poter utilizzare  la nostra sede per le primarie. Io credo che non ci siano problemi ad concederne l'utilizzo come avvenuto anche in passato. in ogni caso ho già avvisato che la nostra sede è condivisa con altre due associazioni e soprattutto del grave problema di infiltrazioni di acqua piovana.

Come deciso all'ultimo comitato direttivo ho provveduto a scrivere una lettera a tutte le associazioni che facevano parte della Consulta della Pace. Vi ho messo in allegato anche questo file così che potete darne anche voi la più ampia diffusione. Fin ora hanno risposto al nostro appello solamente la Cisl, la Legambiente  e gli Anarchici. nei prossimi giorni valuteremo come muoverci per sollecitare il Sindaco a convocare la Consulta della Pace.

Trovate in allegato anche l'invito all'iniziativa organizzata da ya-basta/tnt sull'Ilva di Taranto alla quale vi invito a partecipare vista l'attualità dei temi trattati.

Un ultima comunicazione prima di salutarvi, a riguardo della Giornata del tesseramento: saremo presenti domenica 18 novembre dalle 10 alle 20 a fianco del bar Snoopy con un nostro banchetto. E' necessario che ci organizziamo in turni in modo che non sia faticoso per nessuno di noi. Qualsiasi idea per attirare l'attenzione e renderci più visibili possibile è la benvenuta! proponete proponete proponete!!!

Un caro saluto a tutti

Daniele Fancello