giovedì 21 marzo 2013

Anpi Jesi news!

Care e Cari tutti,
come deciso nelle scorse riunioni, abbiamo scritto una lettera indirizzata al Sindaco e per conoscenza anche ai partiti, ai gruppi consiliari e ai Sindacati, per chiedere la convocazione del Comitato per la Difesa delle Istituzioni Democratiche e procedere all'organizzazione, tutti insieme, delle celebrazioni del 25 Aprile. Ribadiamo l'importanza che la manifestazione del 25 Aprile deve essere il più possibile partecipata, quindi dobbiamo unire le forze il più possibile.Vi invitiamo inoltre a visitare la mostra sulla Palestina organizzata dall'Associazione Ya basta e a farmi sapere se vi interessa acquistare a un prezzo scontato i biglietti per lo spettacolo che metterà in scena il "Calamandrei" il prossimo 20 Aprile.

Un caro saluto a tutti

Daniele





Il Centro Studi Piero Calamandrei di Jesi, in collaborazione con il Circolo di cultura politica Sandro Pertini e il Centro studi mazziniano Ugo La Malfa, metterࠩn scena la pi teatrale "L'ESTATE DI SAN MARTINO DEL '14" di Stefano Cerioni, per la regia di Gianfranco Frelli.

Capire i motivi per cui la storia si atta come la conosciamo non acile. Stefano Cerioni,l'autore, con "lEstate di San Martino del14", tenta un esperimento addirittura azzardato: spiegare come i personaggi che hanno preso le decisioni per farla hanno costruito il loro tempo. Benito Mussolini (protagonista della pi teatrale), l11 novembre del 1914 da poco non era pi il direttore dellAvanti, testata di riferimento del Partito Socialista, e stava per assumere la direzione del 'Popolo dItalia': voleva schierare la propria parte tra le fazioni interventiste. LItalia era ancora indecisa, il governo nicchiava: loccasione di prendere posto tra le nazioni dEuropa faceva gola a tutti, Re e Primi ministri, anche se la stragrande maggioranza del Paese tendeva la mano alla pace, fondando le proprie ragioni nella lunga tradizione cattolica e socialista. Filippo Tommaso Marinetti (l'altro protagonista), propugnava lentrata in guerra e predicava da sempre la 'guerra sola igiene del mondo'. Una posizione decisamente antitetica a quella di Mussolini di cui lex direttore doveva per forza tener conto, essendo entrato da poco nelle fila di coloro che, dellintervento, avevano fatto la bandiera fin dal primo agosto. La sua posizione, per򬠤oveva essere traballante e poco sicura: i finanziatori del nuovo giornale, sostenitori dellazione, non potevano fidarsi completamente. Solo qualche mese prima (giugno del 14) aveva sostenuto dalle colonne dellAvanti i moti popolari de la settimana rossa, spaventando un po tutti coi suoi toni notoriamente accesi e giornalisticamente assai bellicosi. Era lepoca dellanarchismo spavaldo, dei proclami e degli editti, in Italia come allestero. La guerra appena scoppiata aveva momentaneamente messo a tacere le voci e la Nazione doveva agire. Come fidarsi, per򬠤i un rivoluzionario che voleva passare dalla parte del governo? Lo spettacolo ci illustra come questi due personaggi, dotati entrambi di un forte temperamento e di un  carattere dominante, conciliarono le tendenze politiche influenzandosi reciprocamente e creando (forse involontariamente) un mostro che sarebbe sfuggito loro di mano, causando dolori e profonde ferite ancora oggi non interamente rimarginate.

Centro Studi P.Calamandrei


Inaugurazione Mostra "La Palestina della convivenza" a JesiStoria dei Palestinesi 1880-1948 Percorso fotografico

Venerdi 22, ore 18, inaugurazione- aperitivo.

Dopo la grande partecipazione di visitatori, che sta avendo la mostra a Pesaro, che resterà aperta sino a giovedì 21 marzo, con la collaborazione di dieci volontari che si alternano per l'apertura della sala a Palazzo Gradari, nel centro storico, adesso è il momento di presentare la mostra a Jesi, con l'inaugurazione di venerdì 22 marzo alle 18, presso lo sca TnT; un opportunità da non perdere.
Per le scuole, visita guidata, è ancora possibile prenotare contattando il numero 3282038368

Sabato 23 a domenica 24 Marzo la mostra sarà aperta a Jesi (Spazio Comune Autogestito TNT Via Gallodoro 68/ter, di fronte all'INPS), dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 20.

L'inaugurazione con aperitivo è per Venerdì 22 Marzo alle ore 18.

LA PALESTINA DELLA CONVIVENZA
La Palestina della convivenza è una terra ricca e ospitale che vive e fa vivere le sue genti.
Negli scatti di Karima Abud, la fotografa palestinese che visse a Nazareth fra il 1896 e 1955, incontriamo i volti della Palestina colta e borghese, emancipata e aperta alla vita e alla modernità.
Negli scatti di Felix Bonfils scopriamo la Palestina urbana e rurale, con i suoi campi coltivati, con le sue fortificazioni maestose, con la sua varietà di persone e etnie.
Nell'archivio Assebat Association abbiamo una panoramica di una Palestina che cammina a braccetto con la modernità.
Tutti gli scatti si erigono a testimoni parziali e inconfutabili di un paese vivace, inserito nel suo contesto regionale e internazionale, soggetto, come è naturale, al flusso e riflusso di civiltà e culture.
Questo Percorso Fotografico, il più possibile documentato storicamente e commentato, ha l’intento di fornire informazione.
Nulla è stato aggiunto né manomesso, è stato solamente letto a voce alta ciò che altri hanno scritto e hanno fotografato.
La storia è una cosa seria e complessa, ecco perché bisogna andare a cercarla nei dettagli, non nelle gesta degli eroi e dei conquistatori, ma nelle mani di chi coltiva la speranza, negli sguardi di chi è ebbro di vita, nella fatica di chi ara la terra e accudisce l'olivo.
Gli scatti senza parola alcuna gridano la loro verità, parlano alla nostra coscienza, denunciano il nostro distacco e la nostra indifferenza.
Ci chiedono : Dov’è ora la Palestina della Convivenza?
Rabii El Gamrani

La mostra "La Palestina della Convivenza" promossa dalla Campagna Palestina Solidarietà e da Ya Basta Marche in collaborazione con il Comune di Pesaro, con il Centro Interculturale per la Pace, il CSV Marche, Spazio Comune Autogestito TNT e Collettivo Studentesco Corto Circuito.


Nessun commento:

Posta un commento