venerdì 4 gennaio 2013

Alcune riflessioni sulla giornata del 6 gennaio

Care e Cari tutti,
ho ricevuto diverse mail in merito alla giornata della pace che vi allego per arricchire la riflessione su questa giornata e sul proseguo dell'attività della Consulta della Pace.
1-Lettera aperta di Leonardo Animali 
2- Precisazione sulla riunione della Consulta della Pace di Ambra Micciarelli del Telefono Azzurro e nostra socia
3-Lettera di Sergio Ruggieri

LETTERA APERTA AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI JESI
Ill.mo Sindaco,
mi creda, non è per fare polemica alcuna, ma ritengo necessario manifestarle pubblicamente, con
sincero spirito costruttivo, alcune riflessioni sulla giornata del 6 gennaio; nell’imbarazzo, mio per
primo, dell’assordante silenzio di alcune forze politiche che avrebbero dovuto da giorni esprimere
un qualsivoglia pensiero. Per la prima volta, dopo qualche lustro, il 6 gennaio non ci sarà una
manifestazione che ha contraddistinto a livello internazionale la nostra città: i Palloncini per la
Pace. Una manifestazione nata su un’iniziativa dell’allora Prima Circoscrizione, e divenuta più
volte un “caso nazionale”, quando i messaggi di pace dei bambini di Jesi sono volati verso il cielo
con i palloncini, per poi esser trovati da altre persone fino all’altra sponda dell’Adriatico, nei
Balcani. Non farla più, con le giustificazioni addotte dall’Amministrazione Comunale, ritengo sia
stato un errore; andava semmai rilanciata con un impegno maggiore del Comune. E’ pur vero che
da anni siamo in tempi di riconversioni, ma non si può riconvertire un evento legato ad un valore
universale, quale è la Pace, con le calze della Befana, mettendoci una spruzzata di solidarietà, un
po’ di integrazione, e un po’ di inglese. Non è la stessa cosa, rispetto a delle caratteristiche valoriali
ed identitarie che da sempre appartengono alla nostra città. E’ un atteggiamento, mi permetto di
dire, di sottovalutazione e sufficienza, che l’Amministrazione Comunale manifesta nei confronti di
un tessuto di valori, di esperienze, di sentimenti democratici e civili, che sono radicati e diffusi in
città; questo è già avvenuto in occasione di alcune manifestazioni legate alla memoria democratica
nei mesi scorsi. A meno che, ma questo non lo credo affatto, l’Amministrazione Comunale
persegua un obiettivo di riconversione civica e culturale della nostra città. Anche la conferenza di
domani pomeriggio, su un tema importante quale è l’Europa, manifesta lo stesso atteggiamento.
Una conferenza pregevole, per tema e per relatore, che poteva essere organizzata in qualsiasi altro
giorno dell’anno. Ma il 6 gennaio, a Jesi è la Giornata della Pace, e la città ha visto da anni la
presenza di testimoni della pace, della democrazia, della legalità: Gino Strada, Alex Zanotelli, Luigi
Ciotti, Manuela Dviri, gli studenti della Locride, e molti altri. Questo percorso esperienziale non è
surrogabile da una conferenza, che da per lo più l’impressione che si è fatto qualcosa tanto per farlo.
Proprio perché non c’è da parte mia un atteggiamento preconcetto, anzi per me lei è il Sindaco di
tutti gli jesini, mi permetto di ricordarle che nella nostra città ci sono risorse, esperienze,
associazioni che se realmente coinvolte, e non semplicemente ricevute in Municipio e ascoltate
qualche minuto, sono disposte a dare una mano e a costruire con l’Amministrazione progetti ed
iniziative, senza alcuna preclusione politica ed ideale. Consapevoli tutti, io per primo, che questa è
un’Amministrazione Comunale che, con forte convinzione, promuove i valori della Costituzione
Repubblicana e dell’art. 4 dello Statuto del Comune di Jesi.
Un sincero augurio di buon anno per la sua funzione a servizio della città di Jesi.
Leonardo Animali
Presidente del Forum Permanente tra le Associazioni Antifasciste e Partigiane
e degli Istituti di Storia delle Città Adriatiche e Joniche

Caro Daniele non condivido la affermazione    IN TUTTE LE COMPONENTI ASSOCIAZIONI DELLA CONSULTA senza polemica i volontari di telefono azzurro si sono espressi a favore pur riconoscendo alcune lacune CIAO   con amicizia AMBRA MICCIARELLI


Cara Anpi, Caro Daniele,
Come ho già scritto in altre occasioni, mi trovo in completo e totale disaccordo con i modi ed i contenuti di questa Amministrazione e come già proposto eserciterò la mia pratica di antimilitarista contrario a tutte le guerre in altri "momenti unitari".
La consulta così concepita smette di svolgere ogni ruolo "per la pace".
Quest'anno non parteciperò a nessuna delle iniziative anche alla luce di quanto accaduto negli ultimi giorni della legislatura "tecnica" credo invece ci sia bisogno di momenti "autonomi" slegati da chi è troppo compromesso con le guerre umanitarie a comando Nato a partire dal Signor Napolitano e vari personaggi di questa giunta locale.
Allo stato dell'opera la penso in questo modo.
Restiamo umani - Sergio Ruggieri

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