Martedi 30 settembre il Consiglio Comunale di Jesi
ha approvato la Mozione avente come
oggetto le limitazioni alla concessione di spazi comunali ad associazioni e/o
organizzazioni che professano, svolgono o manifestano espressioni, idee,
attività, comportamenti e dichiarazioni antidemocratiche ed indicanti, comunque,
odio ed intolleranza.
Nel novembre del 2013 l’ANPI, insieme
a Spaziostello, all’Arci, a Libera, al Collettivo Via Libera 194, al Centro
Studi Libertari “L. Fabbri”; all’associazione di amicizia Italia Cuba, a Ya
Basta, alla FIOM CGIL di Jesi e alla Polisportiva Ackapawa, aveva presentato
una proposta di atto in cui si chiedeva di impegnare il Sindaco e la Giunta a
non concedere alcun locale a quelle organizzazioni che direttamente o
indirettamente si richiamavano a ideologie razziste e xenofobe.
La proposta di atto era stata
illustrata in Giunta nel mese di dicembre 2013, ma non era arrivata in
votazione al Consiglio Comunale perché non era consentito dal regolamento. Per
questo l’ANPI aveva chiesto al Presidente del Consiglio Comunale e a tutti i
Capigruppo di poterla presentare sotto forma di Mozione. L’invito è stato
accolto e il Presidente Daniele Massaccesi ha provveduto a riformulare il testo
introducendo, a parere dell’Anpi, positive modifiche e a condividerlo con i
capigruppo.
L’ANPI ringrazia il Presidente del
Consiglio Comunale e tutti i Consiglieri per voto espresso. In questo modo,
ancora una volta Jesi rivendica la sua tradizione democratica e rifiuta l’odio
e la violenza come strumento di propaganda. E’ necessario però mantenere alta
la guardia, visti i numerosi episodi di intolleranza che si sono verificati
anche a Jesi, in un periodo in cui la crisi economica, purtroppo, sta mettendo
a repentaglio la tenuta sociale anche della nostra città.
Jesi
01/10/2014
Per
la Sezione ANPI
Daniele
Fancello
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