domenica 17 novembre 2013

“Letture per lottare”: la rassegna si chiude con un incontro con Giorgio Sacchetti sul sindacalismo libertario

“Letture per lottare”: la rassegna si chiude con un incontro con Giorgio Sacchetti sul sindacalismo libertario

Giovedì 21 novembre, alle ore 18.00, presso il Palazzo dei Convegni di Jesi, si terrà il quarto ed ultimo appuntamento della rassegna “Letture per lottare”, organizzata da Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri”, SpaziOstello Onlus, ANPI, ARCI, Libera contro le mafie e Associazione Italia-Cuba di Senigallia.
La presentazione del libro di Giorgio Sacchetti, Lavoro, democrazia, autogestione. Correnti libertarie nel sindacalismo italiano (1944-1969), sarà l’occasione – prendendo spunto da una pagina di storia del sindacalismo italiano – per affrontare i tanti problemi attuali e valutare le prospettive future. L’autore del volume, storico nell’Università di Padova, ne discuterà con Giordano Cotichelli, del Centro Studi “Luigi Fabbri” di Jesi.
Il messaggio è ben sintetizzato dall’immagine stessa scelta per promuovere l’iniziativa. Ritrae l’occupazione dei binari ferroviari della stazione di Jesi da parte degli operai della SIMA nel lontano 1981, quando un’intera città con i suoi lavoratori si oppose all’inizio di un processo devastante di deindustrializzazione del territorio e perdita di diritti sindacali. La memoria storica e sindacale di quelle lotte e di quella dignità identitaria di classe può essere tema di discussione collettiva, ed è sicuramente risorsa sociale per un futuro migliore.

Con il tema del sindacalismo libertario si chiude questo ciclo di incontri, che ha visto una partecipazione di pubblico sempre molto alta in tutte le serate proposte e un’accoglienza ben superiore alle aspettative. Segnali che premiano la scelta “impegnata” delle argomentazioni affrontate: dal ricordo di don Andrea Gallo e della “sua” gente della comunità al porto di Genova tracciato dal fotografo Pino Bertelli, alla tragedia delle morti sul lavoro raccontata dallo scrittore Angelo Ferracuti, alle commistioni tra chiesa e massoneria svelate dal giornalista Giacomo Galeazzi, sino alla narrazione di Giorgio Sacchetti su lavoro, democrazia e autogestione.
Evidentemente la scelta dei libri, degli argomenti e degli autori invitati hanno fatto sì che il progetto – nato come un esperimento – fosse capace di intercettare interesse, curiosità, desiderio di conoscenza e di confronto. Il merito può ricercarsi, crediamo, anche nella formula organizzativa adottata: sei associazioni, diverse per attività, impegni ed orientamenti ma inserite in uno stesso orizzonte, che si sono messe insieme lavorando senza formalismi o calcoli,  come una sola associazione, e hanno fatto della loro diversità una risorsa comune.
“Letture per lottare”, più che un semplice titolo, è risultato in definitiva una specie di manifesto, di impegno, di corde giuste da toccare, del bisogno di letture che vadano al cuore delle storie.


Gli organizzatori

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